Autore: Lorenzo Locati

Ramadan 2021 alla Plaster School

Il Ramadan, mese del digiuno dall’alba al tramonto per i musulmani, nel 2021 è iniziato il 13 aprile e finisce il 12 maggio. I bambini, come gli anziani e i malati, ne sono esentati ma ai piccoli che frequentano la Plaster School di Reyhanli ogni giorno, a fine lezioni, viene consegnato del cibo pronto da portare a casa alla famiglia.

Il momento della consegna del contenitore con la cena per la famiglia nel periodo di Ramadan

La cuoca della Plaster School ha quindi un gran daffare perché, oltre al pasto del mezzogiorno per gli alunni, come consuetudine prepara anche quello caldo da portare a casa. La cena che, ogni giorno al calar del sole, interrompe il digiuno da cibo e acqua di chiama al-iftar

Questo gesto generoso è apprezzatissimo, testimonia l’unicità di questa scuola (ai confini siriani con la Turchia) e sottolinea l’inclusione delle famiglie nel Progetto Educativo. I bambini comprendono gli sforzi che vengono fatti per loro e per i loro cari e ricambiano con una frequenza assidua e diligente, dando importanza all’istruzione che ricevono. Sono felici anche di contribuire al benessere del proprio nucleo famigliare!

 

Tempo di premiazioni in 3 scuole

Per tutti i bambini è importante ricevere gratificazioni e riconoscimento per i loro sforzi scolastici. Figuriamoci per i piccoli siriani che non hanno conosciuto che guerra e che si trovano a imparare nelle condizioni disagiate della vita nei campi profughi. Per questo le loro foto ci commuovono e ci spingono a cercare di aiutarli sempre di più. Qui vi raccontiamo, con gioia e orgoglio, le premiazioni 2021 al Peace and Cooperation Camp; alla Insieme si può fare School di Bab al Hawa; alla Plaster School di Reyhalni.

Eccoli raggianti gli scolari del Peace and Cooperation Camp

La tenda donata da Bizerba, rallegrata dai palloncini e dalla musica, accoglie la premiazione degli scolari che si sono distinti nelle varie materie. Il diploma e un piccolo dono: 2 penne che per i nostri bambini non significano nulla, per loro sono un traguardo. In più, per Insieme si può fare onlus e per l’associazione Mani di Pace, c’è la soddisfazione di notare che molte bambine già indossano abiti confezionati al corso di sartoria, avviato nel campo stesso.

Tutti incoronati per un giorno gli alunni della Insieme si può fare School del campo Bab al Hawa

Paese che vai, usanza che trovi. A fine quadrimestre in Siria danno un diploma e addirittura una corona di carta a chi si è distinto. Come vedete sono incoronati anche preside e insegnanti e se lo meritano proprio. Siamo nel campo profughi di Bab al Hawa, dove Insieme si può fare ha costruito l’omonima scuola in muratura, scuola che continua a sostenere. Una giornata di festa, che i bambini ricorderanno.

Riconoscimenti ai piccoli alla Plaster School, una scuola speciale sostenuta dalla nostra onlus e dagli attori della onlus Every child is my child

Eccoci arrivati a una scuola straordinaria: la Plaster School (Plaster vuol dire cerotto) di Reyhalni, in Siria al confine con la Turchia. Questi bimbi sono stati particolarmente colpiti dalla guerra, quindi andare a scuola e (se non hanno fatto neanche un’assenza negli ultimi 30 giorni di scuola) essere anche premiati con un piccolo dono, dà loro un senso di normalità nella loro “infanzia rubata”. Oltre a ciò, tutti gli allievi della Plaster School ricevono ogni settimana un pacco di cibo da portare in famiglia, e si sentono responsabili anche per questo ad impegnarsi a scuola. Grazie agli attori Anna Foglietta e Andrea Bosca che con la loro onlus, attiva da anni, Every Child Is My Child (Ogni bambino è il mio bambino) sostengono la Plaster School pure in questo lungo periodo di fermo per tutto il mondo dello spettacolo, dovuto alla pandemia da Covid-19.

Una bimba della Plaster School di Reyhanli riceve il pacco viveri settimanali per la sua famiglia

Ri-costruiamo insieme la scuola al campo di Rukban

La scuola del campo di Rukban, in una zona semi-desertica della Siria, è l’ultima che abbiamo “adottato” a gennaio 2021. L’impresa è completarla e poi contribuire per “mandarla avanti”. Per questo, oltre che riferire dell’operato di Insieme si può fare onlus, stavolta facciamo anche un appello per chi volesse fare una donazione mirata. Basta mettere come causale “Donazione liberale scuola campo Rukban” ecco il link https://www.insiemesipuofare.org/donazioni/Quando diciamo ricostruzione ci riferiamo alla foto sopra, cioè mattoni in terra cruda anche per le panche su cui siedono il centinaio di bambini che la frequentano. Il legno per i tetti delle 8 aule lo abbiamo potuto recuperare solo a 200 km di distanza dal campo. Comunque una scuola minimamente dignitosa e al coperto è essenziale. Il nostro Progetto prevede infatti i servizi igienici, il materiale didattico, lo stipendio per gli insegnanti e altro ancora.

Speriamo di potervi mostrare, presto completata, anche questa Insieme si può fare School. Da questo avamposto nel nulla, abbandonato a se stesso, arriveremo a immagini più confortanti.  Anche perché Rukban, vicino ai confini con Iraq e Giordania, ha un clima torrido d’estate e gelido d’inverno. Proprio qui abbiamo fornito in emergenza legna per riscaldarsi, perché sono addirittura morti dei bambini per il freddo. Sotto la sabbia sollevata dal vento che mette in difficoltà qualsiasi attività, anche la ristrutturazione.

 

Oggi hanno parlato (benissimo) della nostra onlus

Purtroppo l’attenzione della stampa è stata richiamata dal fatto che sono dieci anni che in Siria c’è la guerra,
un anniversario negativo cui mai avremmo voluto arrivare. La grande e infinita tragedia del popolo siriano è stata portata alla ribalta molto bene da Arianna Monticelli del quotidiano “Il cittadino di Monza e Brianza” e da Marco Filippo Panza di “MBNews” che oggi, 18 marzo 2021, hanno anche descritto i vari Progetti della nostra onlus.

Afferma il Presidente Lorenzo LocatiDa 8 anni ormai ci occupiamo di Siria, ostinandoci nel nostro piccolo a tenere accesa la speranza che questo orrore possa finire e che i fruitori dei nostri Progetti possano avere un futuro di Pace“.
La testata “Il Cittadino di Monza e Brianza”, sotto l’occhiello Volontariato, ci ha dedicato un’intera pagina, su carta, e un post sul sito. Lorenzo Locati, intervistato, ha ribadito: “Crediamo fermamente che insieme sia possibile fare molto, uniti ad altre associazioni, a singoli cittadini ma anche ad aziende che ci aiutano nei Progetti”. Nell’articolo sono citate, come esempi di Progetti, la scuola costruita e gestita nel campo di Bab Al Hawa come pure la “Plaster School” (ovvero la Scuola Cerotto) a Reyhalni. Ma anche le più recenti iniziative nella stessa città di Aleppo, dove la popolazione è ridotta ormai al 30% e dove, anche se non cadono più bombe, regna la miseria. Nella città del famoso sapone (preziosa fonte di sostentamento come donazione a Insieme si può fare) infatti si collabora a inizative sociali come “Casa Speranza” che accoglie donne tolte dalla strada (dove erano state costrette a finire), che a loro volta si occupano di bambini soli, costretti anche loro a mendicare o a fare piccoli furti per sopravvivere. Il ponte con Aleppo sono Noura Warrak (vice-presidente di Insieme si può fare) e, sul campo, Ghosun coraggiosa e instancabile donna. Grazie a loro è nata “Casa Accoglienza” e varie altre forme di aiuto essenziali di cui puoi leggere qui nel nostro sito.

Mentre il Giornale online MBNews ha centrato il suo post sull’invio del nostro 44° container di aiuti, diretto in Siria, ma nel quadro dei dati agghiaccianti della guerra, che ha stravolto 2/3 della popolazione (600.000 morti e 12 milioni di rifugiati). E’ passato poi alla cronaca della solidarietà locale, parlando della nascita, nel marzo del 2013, di Insieme si può fare onlus, originata da una prima missione di beneficienza chiamata “Pasqua in Siria”. Nel lungo e articolato post (qui il link: dieci-anni-guerra-in-siria-monza-insieme-si-puo-fare-container-aiuti-umanitari/) è stato cintervistato naturalmente ancora Lorenzo Locati che, per documentare la devastazione, ha riferito dell’embargo e della svalutazione che mettono in ginocchio i siriani. Infatti se prima della guerra un dollaro valeva 50 lire siriane, oggi ne vale 3.332! Un altro dato che si commenta da sé riguarda i bambini e i ragazzi: la scolarizzazione è scesa dal 96% al 13%, crescono nuove generazioni analfabete. Infine MBNews, che ci segue da sempre, ha raccontato dei Progetti attivi di Insieme si può fare.

 

44° container: grazie agli amici del Lazio!

Nella foto sotto lo vedete vuoto, ma il 44° container di aiuti di Insieme si può fare onlus parte per la Siria pieno zeppo di quanto un gruppo di amici di Fondi (Latina) ha raccolto per noi: coperte, scarpe, abiti nuovi e usati, materiale scolastico, cibo, omogeneizzati e latte in polvere, due sedie a rotelle e due deambulatori, 30.000 mascherine e altro ancora! Il carico è stato completato con i prodotti da forno del nostro ormai storico partner solidale, il marchio Galbusera.

Lavinia Savona, Valentina Del Piano, Alessandro Facchin e Yasmin Tantawi ci hanno contattato, non molto tempo fa, non credevamo alle nostre orecchie, spontaneamente avevavo riunito 400 cartoni di aiuti! Il presidente Lorenzo Locati li ha raggiunti in Lazio e insieme hanno materialmente organizzato il carico, un lavoro di squadra e di cuore nonché di muscoli!

Il carico (in foto, qui sopra, vedi scatoloni di pannolini per bambini) è diretto al campo profughi di Bab Al Hawa in Siria, un campo che seguiamo da anni con varie iniziative, oltre che con l’invio di aiuti materiali come questa volta.

I 25 quintali di prodotti Galbusera verranno distribuiti innanzittutto ai bambini di tante scuole. Quindi, grazie di cuore
a chi crede nel nostro modo di operare e soprattutto a chi aiuta queste persone che ormai da 10 anni sono vittime di questa guerra tremenda.

 

UNA FESTA DI COLORI

Finalmente al Peace & Cooperation Camp, in Siria, a gennaio 2021, le donne hanno potuto godere di un momento di spensieratezza, all’arrivo dei tanti variopinti tessuti donati da Chiara Cattaneo e arrivati fino a loro grazie a Insieme si può fare e all’associazione Mani di Pace ! E con le stoffe sono arrivate anche quattro macchine da cucire. I tessuti dalle tinte vivaci contrastano con gli abiti scuri indossati dalle donne e fanno parte del nuovo Progetto del Corso di sartoria avviato nel campo, che entrambe le associazioni hanno fortemente voluto e che rende ancora più utile la grande tenda comune donata da Bizerba. Per l’occasione la tenda si è trasformata in un luogo di festa!

Alle partecipanti al corso di sartoria sembrava di essere in un atelier, o come tra i banchi di un ricco suk, prima della lunga guerra. Hanno svolto con gioia i rulli di stoffa, ‘inebriandosi’ dei colori e facendo progetti sul loro utilizzo.

Non c’è che dire, altissimo il gradimento e una fondata speranza che l’insegnante sarta riuscirà a trasmettere il suo sapere a tante allieve così motivate.

 

3 nuove iniziative ad Aleppo città

INIZIATIVE IMPORTANTI PER LE QUALI ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI VOI: AIUTATETCI AD AIUTARE!

Il Progetto Aleppo, è nato dalla volontà di Noura Warrak, vice-presidente di Insieme si può fare, per venire incontro alle crescenti richieste di aiuto dalla grande città semi-distrutta, da parte di tantissime famiglie ridotte alla fame e alla disperazione. Di mese in mese il progetto sta crescendo e si articola su diversi importanti fronti.

Qui sopra, con la felpa rossa di Insieme si può fare, ecco Ghosun mentre distribuisce medicine. E’ lei ad essere attiva sul campo per noi ad Aleppo! Donna coraggiosa, decisa a spendersi per il bene degli ultimi, bambini orfani, donne senza nessun aiuto, anziani soli.

Così dalla iniziale semplice assistenza a 50 famiglie, da gennaio 2021 siamo passati ad aiutare 60 famiglie musulmane e cristiane, cui doniamo un pacco viveri al mese.

ECCO I TRE NUOVI PROGETTI 

  • “CASA SPERANZA”
    Un centro gestito da donne che sono riuscite ad uscire dall’orrore della vita passata in strada, cui la guerra le aveva costrette e che ora si occupano di una trentina di bambini e ragazzini sorpresi a mendicare o costretti a compiere piccoli furti per poter sopravvivere. In questa struttura provvediamo al rifornimento viveri, medicine, vestiti. E sempre qui Ghosun con il figlio insegnano, ai giovanissimi ospitati, lingua araba e matematica.
  • “CASA ACCOGLIENZA”
    Abbiamo affittato un appartamento ad Aleppo e in questo spazio daremo vita, a breve, a tante iniziative volte a insegnare un lavoro a donne e giovani. E’ già in partenza un corso di sartoria con molte allieve, che, oltre a renderle capaci in un mestiere, permetterà di confezionare vestiario per i bambini di Casa Speranza e le famiglie che aiutiamo.
  • “PROGETTO FARMACI SALVA-VITA”
    Forniamo (dietro prescrizione medica) farmaci per l’epilessia, il diabete, le cardiopatie a chi non ha i soldi per acquistarli e appartiene alle famiglie che per ora riusciamo ad assistere.

GRAZIE ANCHE A RES GRAFICA, E ALLE AZIENDE CON LE QUALI COLLABORA, CHE HANNO COPERTO LE SPESE PER QUESTA DISTRIBUZIONE!

Il gelo uccide, la nostra legna aiuta

 

PROGETTO LAMPO: Stiamo parlando dell’intervento tempestivo di Insieme si può fare onlus nel disastrato campo profughi di Rukban, che si trova in Siria in una desolata zona desertica, vicino al confine con la Giordania: d’estate è un forno e d’inverno spesso la temperatura va sotto zero. A gennaio 2021, infatti, qui il freddo intenso ha ucciso diversi bambini, è umanamente inaccettabile!
Ci siamo mossi subito, con l’associazione Mani di Pace, siamo riusciti ad acquistare in Siria 300 quintali di legna per 200 famiglie, le più bisognose. Quest’emergenza ci ha scioccato e, per quanto cruda, la comunichiamo perché solo così ci si può rendere conto della gravità intollerabile delle situazioni di vita (chiamiamola pure sopravvivenza) nel paese che ci sta a cuore.

La speranza di tornare a una vita normale per tutte queste persone, costrette a vivere in tenda o in case di fango da diversi anni, diventa sempre più lontana. A subirne le conseguenze sono i più deboli, come i bambini, colpevoli soltanto di essere nati nel periodo sbagliato in una parte del mondo dove è in atto una tragedia disumana.

Gennaio 2021: il nostro 43° container è al campo di Bab Al Hawa!

Ecco finalmente è iniziata la distribuzione degli aiuti arrivati col 43esimo container di Insieme si può fare onlus e i sorrisi dei bambini della Insieme si può fare School vanno dritti al cuore!

Questa volta si potrebbe proprio fare il gioco “E’ arrivato un bastimento, carico carico di… comincia per B e finisce per I!” Sì, biscotti ma non solo, quintali di prodotti da forno donatici da GalbuseraCi pare di essere con loro e si avverte benissimo il desiderio dei piccoli di correre a casa e di assaggiare i biscotti arrivati da così lontano. È sempre un’emozione forte quella che si prova quando si capisce che tutti i tasselli di questa bellissima prova di generosità sono andati al loro posto.

UN CONTAINER ‘DI PESO’ LUNGO UN PERCORSO A TAPPE
Un container molto importante quello spedito in collaborazione con l’Associazione ManidiPace contenente, oltre ai biscotti, anche 10 quintali di carne in scatola, 4500 mascherine per l’emergenza Covid-19 (che non risparmia naturalmente neanche sfollati e profughi). Stoffe e altri aiuti la cui distribuzione pubblicheremo poi con attenzione.

Dopo meno di un mese dalla partenza, il container dal porto di Genova è arrivato al porto turco di Iskenderun e, dopo la sosta di rito, è stato possibile trasportare una parte del suo prezioso carico all’interno della Syria, tramite Tir siriani autorizzati. Siamo partiti nella distribuzione dalla Insieme si può fare School con i suoi 250 bambini che hanno ricevuto biscotti e mascherine anti Covid. Per ora possiamo solo dire un grande grazie a Galbusera e a tutti coloro che hanno contribuito a questo grande risultato, contribuendo in vario modo anche a sostenere i costi della spedizione!

 

Corso di sartoria nella Tenda della Solidarietà!

Con molta gioia possiamo annunciare che nel “Peace and Cooperation Camp” in Siria è in partenza, entro gennaio 2021, un piccolo ma importante Progetto in collaborazione tra “Insieme si può fare” e l’Associazione Mani di Pace.

Nella Tenda della Solidarietà inizierà infatti un corso di sartoria tenuto da una sarta professionista, con l’ausilio di tre macchine da cucire ‘vintage’ e a manovella, ma perfettamente funzionanti. Destinatarie del corso 15 ragazze che impareranno questo importante mestiere. E verranno utilizzate le stoffe appena arrivate con il nostro 43° container di aiuti per la Siria.

L’obiettivo sarà anche quello di produrre indumenti e accessori utili per tutte le famiglie del campo di sfollati (cioè profughi interni alla Siria). Un’occasione per imparare un mestiere e fornire aiuto alla comunità. E anche un ulteriore modo di utilizzare la grande tenda donata a Insieme si può fare dall’azienda Bizerba, una possibilità concreta di credere in un futuro migliore e di aiutare le donne, gli uomini e i bambini del campo stesso.