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Terremoto: a 100 famiglie di Aleppo i nostri aiuti

Hanno tutte perso la casa le 100 famiglie di Aleppo cui abbiamo già iniziato a dare, a ritmo settimanale per un mese: cibo, medicinali, coperte, vestiario. E crediamo di trasmettere loro anche un po’ di conforto in un abbraccio multietnico tra siriani e armeni, musulmani e cristiani.

I nostri primi soccorsi diretti ad Aleppo alle famiglie alloggiate nei campi sportivi

Ringraziamo tutti quelli che ci stanno sostenendo economicamente nella situazione devastante del terremoto; continuiamo comunque ad aiutare mensilmente le altre 60 famiglie aleppine e il centro di aiuto per i bambini Casa Speranza. Non ci sono parole poi per ringraziare l’instancabile Ghosun, che vedete in foto, nipote della vice-presidente di Insieme si può fare, Noura Warrak che fa da collegamento dall’Italia anche per questa emergenza. Con le misure di embargo i soccorsi in Siria sono resi ancora più difficili.

Ghosun distribuisce generi di prima necessità, il terremoto ha fatto aumentare il numero degli orfani, già enorme per la guerra

Una buona notizia è che le nostre scuole non hanno subito danni e anzi, dove necessario, hanno accolto famiglie terremotate trasformandosi in rifugio. Intanto continuiamo a distribuire viveri nei campi, l’11 febbraio 2023 è stata la volta del Peace and Cooperation Camp (che gestiamo in collaborazione con l’Associazione Mani di Pace). Abbiamo aggiunto una fornitura di legna, per il clima rigido che aggrava la situazione.

Alla disperazione della guerra si è aggiunta quella del terremoto: anche gli abbracci nutrono

 

 

 

 

 

Sostieni con 10 euro il 47° container per la Siria

Sostieni anche tu il viaggio dal porto di Genova a Bab al Hawa del nostro 47esimo container di aiuti per la Siria. Un impegno economicamente importante per Insieme si può fare ma, con tanti vostri piccoli aiuti, siamo sicuri che ce la faremo!

Di solito, nelle carte geografiche, siamo abituati a vedere il Nord sopra. Proviamo a ribaltare di 90° (in senso antiorario) questo punto di vista e così (con l’Est sopra e l’Ovest sotto) possiamo seguire il percorso, per mare e per terra, del container. E soprattutto avremo ribaltato la tradizionale visione del Nord-Occidente predominante.

Tracciando una linea retta da Genova a Mersin, in Turchia, e poi da lì a Bab al Hawa, punto siriano di confine con la Turchia, ci si muove dal basso verso l’alto. Così anche la raccolta delle donazioni comincia dal basso, dallo zero, ma poi si alzerà passo dopo passo fino alla cifra cui deve arrivare: euro 3.360 per il costo del trasporto.

L’associazione Mani di Pace OdV collabora a questa spedizione con metà della spesa, quindi dobbiamo raccogliere euro 1.680. Una staffetta solidale suddivisa in 168 frazioni (del valore di euro 10 l’una) nella quale uno può correre quanto può e vuole.

Il contenuto invece è offerto da Galbusera: un carico nutriente e dolce di biscotti per migliaia di bambini e bambine siriani. Oggi 1 novembre 2021, il container nel suo viaggio ideale, ha superato Roma. La strada è ancora lunga, ma i precedenti 46 container ci dicono che, tutti insieme, faremo arrivare anche questo a destinazione!

PER DONAZIONI: INSIEME SI PUO’ FARE ONLUS
IBAN

IT20L0521620401000000104905

Causale: Donazione per invio container

Farmaci per le famiglie ad Aleppo

Alla nostra ‘Casa Accoglienza’ ad Aleppo ogni mese, a 60 famiglie in difficoltà doniamo cibo e anche farmaci, dietro presentazione di ricetta medica, cioè a chi ne ha bisogno ma non può permetterseli: tra gli altri enormi problemi che devono affrontare infatti c’è la svalutazione della lira siriana che è arrivata alle stelle!

Distribuzione mensile a Casa Accoglienza ad Aleppo

Ormai è una consuetudine dedicare ogni volta le distribuzioni a gruppi e amici che ci sostengono, con grande piacere per il mese di giugno 2021 il nostro ringraziamento di cuore è andato a Rosa e Pierangelo e al loro generoso gruppo di Ivrea.

La nostra Ghosun cura per noi la distribuzione di viveri e farmaci ad Aleppo

La instancabile volontaria di Insieme si può fare, Ghosun, ci riferisce che riceve sempre più richieste di sostegno da parte di famiglie, sia cristiane sia musulmane, tanto che siamo costretti a operare una rotazione per cercare di aiutarle tutte. Per questo i contributi come quelli della nostra coppia amica di Ivrea ci sono indispensabili.

Farmaci, tra cui alcune specialità salvavita, per chi non ha più nulla

Arte che aiuta

Marco Capello, artista e amico di Insieme si può fare onlus, già nel 2019 aveva organizzato a Ivrea (la sua città) una mostra, per sostenere la nostra onlus con il ricavato della vendita delle sue opere. Se la pandemia ha fermato le attività espositive, non è riuscita a bloccare il suo buon cuore e la traboccante energia creativa. Marco si è inventato il sito www.marcocapello.it che funziona come una ‘mostra permanente‘ online, sempre per sostenere noi e attività di solidarietà simili alla nostra.

Visita il sito e scoprirai i suoi colori e la sua maestria, tra paesaggi naturali e opere astratte ci auguriamo ti venga voglia di farti un regalo (o di fare un dono a qualcuno) per portare in casa un po’ di bellezza in questo periodo di restrizioni. Scoprirai anche che i prezzi sono assolutamente accessibili. Così potrai raggiungere il doppio obiettivo di avere un pezzo unico d’arte e di fare una donazione solidale!

L’autore racconta che ha sempre amato disegnare e dipingere, ma per anni ha trascurato questa attività. Ritiratosi dal lavoro, una approfondita visita a Firenze, città d’arte per eccellenza, ha risvegliato in lui la passione per i pennelli e da allora non si è più fermato. Esegue anche lavori su ordinazione, come copie di opere famose, e da fotografie. La perizia non gli manca certo.

Il suo intento dichiarato è unire la sua arte e i fini umanitari, non possiamo che essergli grati e invitarti ad usufruire di questa iniziativa e a diffonderla. Ecco un modo molto creativo per chi si chiede “cosa posso fare per contribuire…?” per aiutarci nei nostri progetti in soccorso dal 2013 al popolo siriano, martoriato dalla guerra.

Arte che aiuta Marco Capello

Scuola in bottega: neo parrucchieri ad Aleppo

Barba e capelli è il caso di dirlo! Per dare il suo, pur piccolo ma costante, contributo al riscatto dei siriani, Insieme si può fare onlus ha avviato vari corsi di avviamento professionale nei campi profughi e ad Aleppo. Tra questi, nella città famosa per i suoi tradizionali saponi*, ecco il corso per giovani parrucchieri nato nel quadro di Progetto Valter.

Tra i neo-parrucchieri in bottega notiamo con emozione la T-shirt di Insieme si può fare

Con commozione abbiamo dedicato a Valter Diplotti, che nel 2021 ci ha lasciati e che era il papà di Monica, il Progetto che si occupa dell’inserimento di giovani donne e ragazzi nel mondo del lavoro. Valter era Presidente di una cooperativa sociale e di sicuro apprezzerebbe i nostri sforzi per dare lavoro e dignità a giovani sfortunati. Così ‘Scuola in bottega’ prevede la scelta di artigiani esperti e disponibili ad insegnare ai giovani il proprio mestiere.

Allievi attentissimi al corso per parruchieri del Progetto Valter ad Aleppo

Abbiamo iniziato con un barbiere che trasmette il suo sapere a due ragazzi. A fine corso, uno lavorerà con lui mentre l’altro sarà assunto da un collega. Piccoli passi ma nella direzione giusta! Tutto questo è possibile grazie all’impegno della nostra responsabile sul campo, Ghosun e alla supervisione, dall’Italia, di Noura Warrak, aleppina e vice-presidente di Insieme si può fare onlus. E naturalmente anche di tutti i nostri sostenitori. *A questo proposito ricordiamo che tutti possono sostenerci, anche con poco, con una donazione per ricevere gli originali saponi di Aleppo, naturali al 100%. Come fare? E’ semplice https://www.insiemesipuofare.org/sapone-di-aleppo/ oppure clicca sulla barra in alto del nostro sito: Aiutaci/Sapone di Aleppo.

Il primo taglio capelli sotto l’occhio attento del maestro-barbiere ad Aleppo

Alfabetizzazione per le donne

Saper leggere, scrivere e far di conto aiuterà le donne siriane analfabete a rendersi più forti e autonome, soprattutto se per la guerra hanno tragicamente perso il sostegno di un marito o un padre. Per questo al Peace and Cooperation Camp abbiamo avviato, in collaborazione con l’associazione Mani di Pace, un corso di alfabetizzazione proprio dedicato a loro.

L’istruzione è sempre importante, a qualsiasi età, e queste donne con il loro impegno di frequenza lo hanno ben compreso. Prima della guerra la Siria, tra i Paesi arabi, vantava un alto tasso di alfabetizzazione ma questi ultimi dieci hanno hanno sconvolto quel progresso civile e le ultime generazioni rischiano l’analfabetismo.

Un piccolo Progetto di fronte alla vastità della guerra, ma anche grazie a questo corso le donne possono accrescere la propria autostima e combattere la depressione che può colpirle nella lunga e pensosa situazione di disorientamento della vita in un campo profughi. Può aiutarle a credere in un futuro possibile, per loro e per i loro figli.

Ramadan 2021 alla Plaster School

Il Ramadan, mese del digiuno dall’alba al tramonto per i musulmani, nel 2021 è iniziato il 13 aprile e finisce il 12 maggio. I bambini, come gli anziani e i malati, ne sono esentati ma ai piccoli che frequentano la Plaster School di Reyhanli ogni giorno, a fine lezioni, viene consegnato del cibo pronto da portare a casa alla famiglia.

Il momento della consegna del contenitore con la cena per la famiglia nel periodo di Ramadan

La cuoca della Plaster School ha quindi un gran daffare perché, oltre al pasto del mezzogiorno per gli alunni, come consuetudine prepara anche quello caldo da portare a casa. La cena che, ogni giorno al calar del sole, interrompe il digiuno da cibo e acqua di chiama al-iftar

Questo gesto generoso è apprezzatissimo, testimonia l’unicità di questa scuola (ai confini siriani con la Turchia) e sottolinea l’inclusione delle famiglie nel Progetto Educativo. I bambini comprendono gli sforzi che vengono fatti per loro e per i loro cari e ricambiano con una frequenza assidua e diligente, dando importanza all’istruzione che ricevono. Sono felici anche di contribuire al benessere del proprio nucleo famigliare!

 

Tempo di premiazioni in 3 scuole

Per tutti i bambini è importante ricevere gratificazioni e riconoscimento per i loro sforzi scolastici. Figuriamoci per i piccoli siriani che non hanno conosciuto che guerra e che si trovano a imparare nelle condizioni disagiate della vita nei campi profughi. Per questo le loro foto ci commuovono e ci spingono a cercare di aiutarli sempre di più. Qui vi raccontiamo, con gioia e orgoglio, le premiazioni 2021 al Peace and Cooperation Camp; alla Insieme si può fare School di Bab al Hawa; alla Plaster School di Reyhalni.

Eccoli raggianti gli scolari del Peace and Cooperation Camp

La tenda donata da Bizerba, rallegrata dai palloncini e dalla musica, accoglie la premiazione degli scolari che si sono distinti nelle varie materie. Il diploma e un piccolo dono: 2 penne che per i nostri bambini non significano nulla, per loro sono un traguardo. In più, per Insieme si può fare onlus e per l’associazione Mani di Pace, c’è la soddisfazione di notare che molte bambine già indossano abiti confezionati al corso di sartoria, avviato nel campo stesso.

Tutti incoronati per un giorno gli alunni della Insieme si può fare School del campo Bab al Hawa

Paese che vai, usanza che trovi. A fine quadrimestre in Siria danno un diploma e addirittura una corona di carta a chi si è distinto. Come vedete sono incoronati anche preside e insegnanti e se lo meritano proprio. Siamo nel campo profughi di Bab al Hawa, dove Insieme si può fare ha costruito l’omonima scuola in muratura, scuola che continua a sostenere. Una giornata di festa, che i bambini ricorderanno.

Riconoscimenti ai piccoli alla Plaster School, una scuola speciale sostenuta dalla nostra onlus e dagli attori della onlus Every child is my child

Eccoci arrivati a una scuola straordinaria: la Plaster School (Plaster vuol dire cerotto) di Reyhalni, in Siria al confine con la Turchia. Questi bimbi sono stati particolarmente colpiti dalla guerra, quindi andare a scuola e (se non hanno fatto neanche un’assenza negli ultimi 30 giorni di scuola) essere anche premiati con un piccolo dono, dà loro un senso di normalità nella loro “infanzia rubata”. Oltre a ciò, tutti gli allievi della Plaster School ricevono ogni settimana un pacco di cibo da portare in famiglia, e si sentono responsabili anche per questo ad impegnarsi a scuola. Grazie agli attori Anna Foglietta e Andrea Bosca che con la loro onlus, attiva da anni, Every Child Is My Child (Ogni bambino è il mio bambino) sostengono la Plaster School pure in questo lungo periodo di fermo per tutto il mondo dello spettacolo, dovuto alla pandemia da Covid-19.

Una bimba della Plaster School di Reyhanli riceve il pacco viveri settimanali per la sua famiglia

Ri-costruiamo insieme la scuola al campo di Rukban

La scuola del campo di Rukban, in una zona semi-desertica della Siria, è l’ultima che abbiamo “adottato” a gennaio 2021. L’impresa è completarla e poi contribuire per “mandarla avanti”. Per questo, oltre che riferire dell’operato di Insieme si può fare onlus, stavolta facciamo anche un appello per chi volesse fare una donazione mirata. Basta mettere come causale “Donazione liberale scuola campo Rukban” ecco il link https://www.insiemesipuofare.org/donazioni/Quando diciamo ricostruzione ci riferiamo alla foto sopra, cioè mattoni in terra cruda anche per le panche su cui siedono il centinaio di bambini che la frequentano. Il legno per i tetti delle 8 aule lo abbiamo potuto recuperare solo a 200 km di distanza dal campo. Comunque una scuola minimamente dignitosa e al coperto è essenziale. Il nostro Progetto prevede infatti i servizi igienici, il materiale didattico, lo stipendio per gli insegnanti e altro ancora.

Speriamo di potervi mostrare, presto completata, anche questa Insieme si può fare School. Da questo avamposto nel nulla, abbandonato a se stesso, arriveremo a immagini più confortanti.  Anche perché Rukban, vicino ai confini con Iraq e Giordania, ha un clima torrido d’estate e gelido d’inverno. Proprio qui abbiamo fornito in emergenza legna per riscaldarsi, perché sono addirittura morti dei bambini per il freddo. Sotto la sabbia sollevata dal vento che mette in difficoltà qualsiasi attività, anche la ristrutturazione.

 

Oggi hanno parlato (benissimo) della nostra onlus

Purtroppo l’attenzione della stampa è stata richiamata dal fatto che sono dieci anni che in Siria c’è la guerra,
un anniversario negativo cui mai avremmo voluto arrivare. La grande e infinita tragedia del popolo siriano è stata portata alla ribalta molto bene da Arianna Monticelli del quotidiano “Il cittadino di Monza e Brianza” e da Marco Filippo Panza di “MBNews” che oggi, 18 marzo 2021, hanno anche descritto i vari Progetti della nostra onlus.

Afferma il Presidente Lorenzo LocatiDa 8 anni ormai ci occupiamo di Siria, ostinandoci nel nostro piccolo a tenere accesa la speranza che questo orrore possa finire e che i fruitori dei nostri Progetti possano avere un futuro di Pace“.
La testata “Il Cittadino di Monza e Brianza”, sotto l’occhiello Volontariato, ci ha dedicato un’intera pagina, su carta, e un post sul sito. Lorenzo Locati, intervistato, ha ribadito: “Crediamo fermamente che insieme sia possibile fare molto, uniti ad altre associazioni, a singoli cittadini ma anche ad aziende che ci aiutano nei Progetti”. Nell’articolo sono citate, come esempi di Progetti, la scuola costruita e gestita nel campo di Bab Al Hawa come pure la “Plaster School” (ovvero la Scuola Cerotto) a Reyhalni. Ma anche le più recenti iniziative nella stessa città di Aleppo, dove la popolazione è ridotta ormai al 30% e dove, anche se non cadono più bombe, regna la miseria. Nella città del famoso sapone (preziosa fonte di sostentamento come donazione a Insieme si può fare) infatti si collabora a inizative sociali come “Casa Speranza” che accoglie donne tolte dalla strada (dove erano state costrette a finire), che a loro volta si occupano di bambini soli, costretti anche loro a mendicare o a fare piccoli furti per sopravvivere. Il ponte con Aleppo sono Noura Warrak (vice-presidente di Insieme si può fare) e, sul campo, Ghosun coraggiosa e instancabile donna. Grazie a loro è nata “Casa Accoglienza” e varie altre forme di aiuto essenziali di cui puoi leggere qui nel nostro sito.

Mentre il Giornale online MBNews ha centrato il suo post sull’invio del nostro 44° container di aiuti, diretto in Siria, ma nel quadro dei dati agghiaccianti della guerra, che ha stravolto 2/3 della popolazione (600.000 morti e 12 milioni di rifugiati). E’ passato poi alla cronaca della solidarietà locale, parlando della nascita, nel marzo del 2013, di Insieme si può fare onlus, originata da una prima missione di beneficienza chiamata “Pasqua in Siria”. Nel lungo e articolato post (qui il link: dieci-anni-guerra-in-siria-monza-insieme-si-puo-fare-container-aiuti-umanitari/) è stato cintervistato naturalmente ancora Lorenzo Locati che, per documentare la devastazione, ha riferito dell’embargo e della svalutazione che mettono in ginocchio i siriani. Infatti se prima della guerra un dollaro valeva 50 lire siriane, oggi ne vale 3.332! Un altro dato che si commenta da sé riguarda i bambini e i ragazzi: la scolarizzazione è scesa dal 96% al 13%, crescono nuove generazioni analfabete. Infine MBNews, che ci segue da sempre, ha raccontato dei Progetti attivi di Insieme si può fare.